sabato 4 luglio 2009

ATYPICALMOVIE AL GINGA CAFFE'


Sabato 4 luglio dalle ore 21 al Ginga Caffe' di via Nazario Sauro 10 serata Video a cura di ATYPICALMOVIE, con video e presentazione del progetto Venice Film Festival 2009 + "The Human Film"...

giovedì 21 maggio 2009

THE HUMAN FILM

THE HUMAN FILM TRAILER (long version)

Questo film racconta una parte, sei anni, di una parte della vita di Ted Hemmann: A nessuno è dato raccontare tutto il tempo della vita di qualcuno: non c' è mai stato un film tanto lungo...
La telecamera di Walter Ciusa ha seguito Ted per sei anni, dal 1998 al 2004. Il materiale cumulato nel tempo era quindi cospicuo; sono stati fatti tagli, permutate immagini, e montato il tutto per rendere l'essenza del personaggio. Senza obbedire ad un criterio cronologico.
Dentro il film ci sono i suoi comportamenti, i suoi gesti, le sue frasi ripetive e ripetute negli anni, ci sono le testimonianze dei testimoni, ci sono gli episodi salienti.
Ted che grida "viva gli sposi" al matrimonio di Andrea è l'apertura. Un'apertura saliente. Abbastanza saliente da gettare nel terrore i genitori degli sposi, che si trovano dinanzi ad un campagnolo del Connecticut, alto e grosso, che urla come una bestia ferita e che sta mandando all'aria tutto il decoro di una cerimonia che avrebbe dovuto essere come il resto della loro vita, decorosa.
Poi, nel film, iniziano i momenti difficili: Ted si spezza una gamba, ballando, e lo vediamo girare per la città ingessato e con le stampelle, in cerca di alloggio, accompagnato da una giovane ammiratrice.
Assistiamo in diretta alle telefonate fatte alle donne: sono chiamate piene di complimenti, di adulazioni, bugie. Decine di dichiarazioni d'amore.
E poi, di nuovo, è al freddo, con lo zainetto in spalla ed una cuffia di lana in testa, in cerca di un rifugio per la notte. Lo vediamo al risveglio, nel buio di una cantina, mentre riavviolge il sacco a pelo e fa ciao ciao alla m.d.p.
E mentre si sbarba e si mette in giacca e cravatta per il suo lavoro da manager? Di esperto di computer? Di consulente di reti internet?
Affronta con fiducia il nuovo giorno, il nuovo incarico, le sconosciute responsabilità.
Un episodio centrale del film è l'incontro con Franz, un ex parrucchiere che vive nell'abbandono e nella sporcizia. Ted porge ascolto compassionevole alle sofferenze di Franz che poche ore prima si è maciullato il naso contro un predellino di un autobus, e che, in un eccesso narrativo rievoca anche i suoi magnifici anni 80, periodo in cui spacciava cocaina e sparava agli infami.
Ma la leggerezza di Ted prevale, e ci solleva l'anima dall'angoscia del degrado sociale e dell'omicidio; tra poco ci saranno le festività natalizie. Cosa fai a Natale? Chiede a più riprese. Lui se la gode: balla in un veglione. E' senza freni, scatenato; si libera di tutte le sofferenze, delle notti al freddo, delle sconfitte, dei licenziamenti in tronco. Il ballo cancella. E domani è un altro giorno.
Il presente è l'unica cosa che conta. Ora e adesso. Nell'assenza dei retaggi del passato, delle preoccupazioni e dei pensieri del futuro. Nell'assenza di un qualsivoglia pensiero. Come fosse un novello Candide americano, che attraversa la vita correndo e facendosi inseguire da emuli inconsapevoli.
Niente altro che un Forrest Gump: così ci spiega un testimone, Valter Scoccia, che veste i panni del narratore, infatuato del suo eroe, ma anche impietosamente premonitore di una sua probabile e prossima fine.
Ted avrà i suoi sprazzi, i suoi grandi momenti, come in un party in una villa di gente altolocata, tra personaggi di grande spessore sociale ed artistico, e poi subito cadrà in un accesso di ira contro veri o presunti detrattori.
Ciò che ci vuole far intendere il cinico narratore è che non c'è speranza e non c'è vera innocenza per il percorso di uno come Ted. Ma questo è solo il suo punto di vista.
Lo vedremo ancora in situazioni per lui gratificanti, a Venezia e a Roma, mentre insegue e corteggia donne bellissime, ed intervista personaggi come Kusturica e Salvi. Potrebbero essere gli ultimi fuochi.
In realtà non sappiamo quante volte può risorgere uno come lui. Lo vediamo scaricare cassette di surgelati e battere un fuori campo durante un allenamento di baseball. E' appesantito di 25- 30 chili, ha un pancione enorme, ma con la mazza ed il berretto girato all'indietro sorride alla m.d.p.:
Questo ci lascia un dubbio: che possa farcela, ancora una volta?
Canta "My way" in una festa di piazza: La stessa che cantò un americano ricco e felice come Frank Sinatra, la stessa che trent'anni dopo incise Sid Vicious, morto suicida a 23 anni. Questa è la versione di Ted Hemmann.

"The Human Film" su myspace
Rassegna stampa

giovedì 5 febbraio 2009

Associazione Jurta/Vicolo Bolognetti

Associazione Jurta@vicolo bolognetti

L'Associazione culturale Jurta ha gestito dal 2007 al 2008 il vicolo bolognetti, uno spazio estivo nella città di Bologna (Quartiere San Vitale), da cui nasce questo blog.
Durante l'estate sono state proposte serate di: musica dal vivo, teatro, arti visive e performative, dj set ed intratenimento, dibattiti e reading; servizio bar e ristoro

Direttrice e responsabile generale: Francesca Rossi
Direttore artistico: Riccardo Paccosi
Responsabile bar e ristoro: Giancarlo Bomprezzi
Atypicalmovie: Walter Ciusa

Salutiamo e ringraziamo tutto il meraviglioso pubblico che ha frequentato il vicolo, apprezzando i nostri servizi e l'offerta culturale di Jurta!
Ciao

Vicolo bolognetti, 2 40125 Bologna - Associazione Jurta 340/4719020 347/1128581

Link
www.myspace.com/bolognetti - vicolobolognetti.estate@gmail.com
www.myspace.com/jurta
www.myspace.com/acquenotturne
http://www.jurta.it/
http://www.facebook.com/ - associazionejurta@gmail.com

martedì 30 settembre 2008

Enrico Magrelli non è un Freak!

Carissimo Magrelli è il mio fastidiosissimo attacco al critico, ex enfant prodige di Filmcritica- esordio nel 1976 con recensione su Adele H-; Magicamente Magrelli sarà la chiusura di una non intervista, di una non conversazione con tanto di mis-understanding. Ma perchè il nuovo braccio destro del bravo Muller era così seccato? L'ultimo giorno davanti al "Des Bains" si tiravano le somme di un Festival così forse ingiustamente criticato e il Tribunale d'Inquisizione era già sul piede di guerra contro Muller and Company- compreso Magrelli-. Agli Atypici, Muller piace per le scelte coraggiose del passato- retrospettive sul western, sul cinema di genere e Tarantino, molto Tarantino- e per qualche buon film in concorso quest'anno- The Wrestler, Encarncao do demonio, Arcana, Vegas: based on a true story, ecc. Gli si può rimproverare Wenders come "Presidente di giuria"- lo era già stato a Torino con Moretti-, il Premio Bianchi a quella cariatide vetero-ideologica di Montaldo- in futuro si saprà perchè-, forse Opzetek, ma come dice GIUSTAmente Giusti, piace al pubblico medio che si beve Ciak e cazzate varie- il cinema è purtroppo anche questo- . Torniamo al nostro compassato e gentile Magrelli - che è anche ideatore e conduttore di Hollywood Party/ Rai3- e al nostro atypical mood di approcciare i VIPS. Questo gentil rifiuto di Enrico ci ha preso in contropiede, noi abituati ad essere o accettatti o mandati a fanculo. Magrelli non è quindi un freak, come la maggior parte dei critici di un certo livello, che avrebbero scelto l'opzione a) o la b). La mia è una semplice constatazione cui sono arrivato dopo anni di Festival: Enrico Ghezzi, di cui sto leggendo la magnifica monografia su Kubrik, ha seri problemi di deambulazione e solipsismo. Marco Giusti, con l'amico-rivale in difficoltà, è ormai il principale punto di riferimento di giovani critici, Movie Brats, cinefili, ecc, ma nonostante l'enorme successo- da Blob a Stracult, il dizionario sul Western, ecc ecc- continua a balbuziare. Tatti Sanguineti, figura eclettica a metà strada tra critica, recitazione, TV, saggistica, è un Freak- ve lo posso assicurare-. E poi Freccero, Steve Della Casa e il labbro leprino, Gregorio Napoli e l'apparecchio acustico, ecc....Rimane Magrelli, l'unico a non avere un difetto, un tic o una semplice patologia. PERCHE'????????
A proposito, io ho i piedi piatti, e 2 filtri nel naso per una rinoplastica non riuscita!!!

mercoledì 24 settembre 2008

Da Blob a Stracult, passando per il Festival: Mr Marco Giusti


Incontro Marco Giusti al 4' giorno del Festival!

"Un Festival di vecchi, con film fatti da vecchi, magari il cinema è anche diverso".....
A 20 anni qualsiasi Festival sembrava una cosa fantastica. Io mi ricordo che a 20 anni vedevo tutto, dormivo solo 3 ore. Ora è diverso, hai tutto, hai i DVD. E' diverso il cinema, i formati con cui si usufruisce della visione. Una volta si riusciva a parlare con George Cukor, Cannes è peggio, più il Festival è piccolo, più riesci a toccare Quentin Tarantino, Frank Miller, David Lynch, e quindi a innamorarti del Cinema che è l'unica vera missione del cinephile. I film in concorso sono una cosa, le retrospettive una cosa, gli eventi una cosa, i film a mezzanotte un'altra cosa. Per esempio in questo Festival la cosa più carina è il film di Jose Mojica Marins " Encarnação do Demônio", un grande horror di un autore- attore del terzo mondo, qui completamente ignorato, un super-horror che devi vedere qui. Quello che idealmente aveva inventato Ungari qui a Venezia e anche a Massenzio, fare del cinema tanti eventi (Hitchcock che non hai mai visto...)e noi ancora qui abbiamo questo modello qua....
Io ad esempio amavo
John Ford, adesso il ragazzo ama l'horror, poi c'è una middle class di cinephiles diciamo alla "CIAK", che si bevono Charlize Theron, si bevono queste cose qui, però è chiaro che ci sono degli estrimismi nel cinema. Andiamo a vedere tutti quanti "Arcana", uscito solo 2 giorni nel 73, queste sono le cose che il cinephile nuovo ama. In generale c'è un cinefilo un po'più inutile, però anche il cinema è più brutto, meno forte, meno interessante. Il film come quello di Opzetek, un buon cinema medio italiano od americano, un tempo a chi sarebbe interessato. Ieri stavo intervestando Paolo Benvenuti su "Puccini", e gli ho chiesto "Secondo te c'è un legame tra il cinema western e Puccini?"E lui "Ah sì c'è quel film con Dean Martin, uno che spara...come quel film con Dean Martin, è "Un dollaro d'onore". E Benvenuti mi ha chiesto chi è il regista. Paolo, io dovrei prendere e andarmene subito, io non posso accettare che un regista non sappia chi è Howard Hawks...Una conversazione che feci con Quentin Tarantino, a Nizza adesso, su John Ford......Per Tarantino, Ford è stato sopravvalutato e il più grande regista del mondo è Sergio Leone e su questo si è aperto un dibattito...il punto è, lui è più giovane di me, avrà 7 anni di meno, credo, e questa cosa cambia completamente il modello di cinema da amare che ti ha formato. In fondo siamo quello che si vede e si ama quando abbiamo tra i 9 e gli 11 anni, il resto è secondario. Io amo film assurdi che vanno dal 66 al 68. Su questa cosa si apre il dibattito su cosa è la cinefilia adesso o che cosa era prima....

domenica 21 settembre 2008

CATERINA MURINO: la nuova Sophia Loren


"L'INTERVISTA"
W: Come ci si sente nei panni della nuova Sophia Loren? Ti senti un po' investita di questo ruolo così importante?
C: No, non potrei mai.
W: Quindi sei molto modesta?
C: No, non è modestia, non potrò mai sognare di diventare Sophia Loren e nemmeno di assomigliarle un minimino.
W: Ma ce l'hai lo spirito della madrina, sai che Sophia Loren
è una sorta di madrina italiana all'estero. Vorresti ambire a diventare questo?
C: Credo che lo sono già, perchè non vivo in Italia, vivo in Fr
ancia, per questo lo sono già.
W: cosa ti manca dell'Italianità in Francia, ti manca qualcosa?
C: no.
W: motivo?
C: sto bene in Francia perchè ho fatto una scelta, una scelta un po' forzata e adoro la Francia
W: quindi hai seguito un po' Monica Bellucci?
C: assolutamente no, ognuno ha la sua vita e la propria carriera!
W: quindi un percorso atypico il tuo...ti senti un po' atypica in questo?
C: molto atypica in tutto!
W: quali sono i princi
pi fondamentali della tua atypicità?
C: sono sarda e a parte Maria Carta, credo non ci sia nessuna attrice sarda nella storia del Cinema Italiano...(continua)...








O
tto nuovi film per Cate
rina Murino, ex bond girl insieme a Eva Green, accanto a Daniel Craig nell'episodio di James Bond, Casino Royale. La carriera per la giovane attrice da quel momento è decollata, tanto che ormai vive stabilmente a Parigi, si sente un'attrice internazionale e dice sicura di sé: "All'estero sanno chi sono".
Della sua vita in Francia racconta come vi si è stabilita: "Nel 2003 grazie alla mia cocciutaggine, non parlando il francese, ho avuto la parte ne "Il bandito corso" con Jean Reno, dopo che erano state scartate quattro attrici italiane che parlavano la lingua" ; mentre dell'Italia prova un certo imbarazzo a parlare, soprattutto dell'argomento a lei più caro, il cinema.

Di fronte alla parola cine-panettoni la sua reazione è: "Ho difficoltà a parlare di cinema per i cine-panettoni, in Francia non esistono. Lì il governo aiuta i registi, lì arriva il cinema da tutto il mondo (e pochi dall' Italia, non sappiamo esportare le storie) - e prosegue come un fiume in piena - lì c'è un'industria e niente ingerenze politiche. In Italia bisogna vincere un David per poter continuare a lavorare, devi avere punti per trovare finanziamenti, se non vinci un premio non ti danno punti. Così hai attori non giusti con la raccolta punti tipo Mulino Bianco. Allucinante".
Anche per la fiction non ha parole meno dure: in uno dei prossimi film, Made in Italy di Stéphane Giusti reciterà la parte di un'attrice di fiction italiana e a tal proposito afferma: "Non esistono queste cose in Francia. Che tristezza per le attricette raccomandate da Berlusconi a Raifiction. Se quello è il vertice...".

Caterina Murino filmografia
Caterina Murino website

PS: E' scontato dire che siamo d'accordo con Caterina: per gli atypici il cinema italiano è morto- con la morte dei generi è morta l'industria-. Esistono dei casi, e solo di casi trattasi, come la Fandango, o i films di Sorrentino e Garrone...e c'è anche Caterina nel film di Zanasi "Non Pensarci" e ne "Il seme delladiscordia" di Pappi Corsicato!





giovedì 18 settembre 2008

VI ASPETTIAMO QUESTO VENERDI'


Venerdì 19 settembre

The Hole – Acque Notturne
22.00: DJ AHNDY + DJ JANE'S CONFERENCE (goth, ebm, new wave).

Sabato 20 settembre

SUBVISION SHOWDOWN!!!
21.
00: Giocolieri, mangiafuoco, video-installazioni e proiezioni di Daniele Pezzi, Anna Biagetti ed Aldo Becca.

22.
20: FREUDI in concerto - Registrazioni di grida laceranti nella notte, cani che latrano smaniosi ed altro. Il tutto condito dal suono della chitarra.

23.00: I PROBLEMI STANNO A MONTE
. Alla ricerca di un cinema come evento totale e totalizzante, hic et nunc, alla stregua di un live set musicale. A cura di Kaleidoscope Factory e Palustre Records.

23.30: DJ MORO (rock & pop 360°).