domenica 25 maggio 2008

Live reading a tempo di rock: EMIDIO CLEMENTI


Mi limiterò a giudicare l'operato artistico di Emidio Clementi unicamente basandomi sulla lettura del suo primo romanzo "Le Notti del Pratello", avvenuta 3-4 anni fà. Purtroppo non conosco i "Massimo Volume"; me ne dispiaccio, il giudizio non potrà che essere parziale. Il romanzo di Clementi è una delle poche opere rilevanti made in BO degli ultimi 15 anni. Una storia ai margini, minimalista, i cui protagonisti sono 2 amici disperati, pronti ad arabattarsi con ogni lavoro precario, pur di comprarsi un po' di tempo libero, per dare libero sfogo alla propria genialità, al proprio egocentrismo. Anche per mangiare, si intenda.
Tutto o quasi tutto si svolge in Via del Pratello, tra case okkupate, barazzi, luoghi fatiscenti. Un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, la via del Pratello della fine degli anni 80, ma anche un luogo romantico, vitale, un luogo dove esibirsi- indimenticabili le performance di Leo Mantovani-. Un Riff raff esistenziale che è la vera memoria storica di quel luogo che non c'è più, prima che la Paris Dabar ne decretasse la morte culturale e la venuta nichilista-alcolica. Oggi il Pratello è morto, Clementi l'aveva capito prima, molto prima. Cofferati ne ha poi accellerato la dipartita.
E sul Live Reading che dire: ottimo!

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