sabato 7 giugno 2008

FESTA DEI BAMBINI AL VICOLO e Topo DJ


A Bologna, si sa, c'è un conflitto generazionale. Il mondo dei residenti, degli anziani, degli aventi impiego fisso da una parte e il mondo dei giovani, degli studenti, dei creativi/precari dall'altra. La socialità di questi ultimi viene classificata - talvolta a ragione ma, negli ultimi tempi, sempre più spesso a sproposito - col nome di "degrado". I media locali ed una grande parte dei politici (sia di destra che di sinistra) anziché cercare di stemperare questo conflitto tende piuttosto ad amplificarlo. Ebbene, tutto ciò è ineluttabile? Bisogna rassegnarsi al perdurare di questo conflitto?
Noi diciamo che quando c'è intelligenza, quando c'è capacità di amministrare il territorio, la risposta è NO. Uno spazio come Vicolo Bolognetti può essere luogo di aggregazione giovanile, spazio per le produzioni artistiche emergenti e, allo stesso tempo, luogo fruibile dalle famiglie e dai bambini che risiedono nella zona. Un luogo trans-generazionale, capace di far convivere, nel reciproco rispetto, fasce diverse di cittadinanza. L'azione congiunta del Quartiere San Vitale e dell'Associazione Jurta - col determinante apporto delle associazioni della zona, ovvero Orfeonica e Il Quadriportico - dimostrano che un'altra Bologna è possibile!
La festa delle scuole elementari dell'Istituto Comprensivo n° 16 è una delle espressioni di quanto appena detto.
In merito a tale festa, un plauso particolare va all'inimitabile ed insostibuile Dj Topo, resident dj nei lunedì del Bolognetti nonché idolo di tutti i bambini!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Intanto buongiorno,conosco la vostra organizzazione e le vostre inziative,ho sempre ammirato, chi ,nonostante le nuove ordinaze e leggi, i vecchi e nuovi limiti,decide di dare ancora spazio sia alla creatività e alla socialità in questa Bologna ormai troppo ristretta. Quello che davvero non capisco,e il perchè vi dobbiate dotare di una squadra di "buttafuori" che letteralmente, spinge fuori ,alquanto in malomodo e con una scarsa educazione, arrivando anche alle minaccie verbali, anche persone che gentilmente spiegano loro che la calca all'uscita nell'orario di chiusura, crea loro problemi proprio a livello di respirazione, o che semplicemente vicino alla porta d'ingresso, spiegano che dopo aver speso 4 euro per la birra appena presa al bar,vorrebbero almeno 5 minuti, per sorseggiarla senza che venga gettata a terra. Capisco i problemi,sono ormai a Bologna da tempo, ci sono i vigili e "la quiete pubblica" tanto ambita dai residenti del quartiere. Quello che davvero mi dispiace, e che spesso lo staff di buttafuori,si pone come vero e proprio padrone del vostro spazio,minacciando pubblicamente, che ormai alcuni visi, li riconosceranno tra mille anni e che mai più,in vita loro, faranno entrare persone,nei posti dove loro "lavorano", anche se ci si presenterà come cliente pagante e rispettoso delle regole del locale. Ieri sera è accaduto questo a me, ed ero una semplice cliente che sorseggiva un amaro,dopo aver cenato, il che significa che non ero nè ubriaca nè molesta, in compagnia di 2 mie amiche che avevano appena finito di lavorare in altri locali e che avevamo deciso di finire la serata, nel vostro locale, per fare due chiacchere e incontrare vecchi amici.Per la prima volta ieri, in vita mia, ero propensa a rivolgermi alle forze dell'ordine, ma ho desistito,perchè consapevole che ciò avrebbe leso il locale, perchè lo sappiamo tutti come funziona qui a Bologna vero? e in sincerità ,ripeto, provo ammirazione per chi decide di divulgare cratività e luoghi di aggregazione sociale, quindi mi sono presa i miei bell'insulti e sono ritornata a casa sia con dispiacere che con rabbia.Quello che voglio far presente è che si, bologna è una città "in degrado" ma in degrado sociale e comunicativo" e non mi sembra proprio il caso,di avvalersi di gente, che solo perchè alti un metro e novanta con 150 chili di peso, e pagati dal locali, eseguono il loro lavoro, insultando persone tranquille, quindi tendenti al ragionamento e alla razionalità e di conseguenza più propensi al "capire la situazione in corso"invece di agire su persone moleste, aggressive ma magari alti un metro 80...certo il lavoro è più facile così, ma credetemi essere minacciata, insultata e cacciata come l'essere più orribile e indegno anche della semplice educazione di base, fa male. Non vuol essere una lettera negativa questa, ma solo chiarificatrice, perchè trovo letteralmente assurdo, che alcuni luoghi devono acquisire cattiva nomea solo perchè c'è gente che lavora per loro, che sinceramente appare poco adatta al messaggio che il locale vuole divulgare. Tutto qui.
Buonagiornata

Walter ha detto...

Hai ragione, io purtroppo mio occupo di video e comunicazione. Quello che posso fare è inoltrare il tuo commento ai responsabili. Certo che se uno si prende una birra dovrebbe almeno avere quei 15 minuti di tempo per bersela in tranquillità, senza essere mandato fuori in malomodo.
Spero e penso che sia stata una eccezione, mi informerò!
Grazie per il commento e fatti vedere.

Unknown ha detto...

Eccomi qua, sono il responsabile.
Ti chiedo di tornare appena puoi, chiedere di me (Riccardo), raccontarmi bene dal vivo i fatti e, qualora emergessero errori da parte dei buttafuori, prometto di fare in modo che la cosa non si ripeta.
Posso solo anticiparti che ieri la pressione fisica e psicologica a cui i buttafuori sono stati sottoposti è stata più elevata del normale e, all'entrata, si sono trovati a dover fronteggiare comportamenti violenti.
Per quanto riguarda il perché della loro presenza, è abbastanza semplice:
a) Se loro non ci fossero, entrerebbero spacciatori in massa.
b) Dopo due giorni, la Questura farebbe quindi chiudere la manifestazione.
Ciao, ti aspetto al Vicolo per parlarne.